5 segnali che ti salveranno dall’agente immobiliare poco esperto (o per niente esperto)
Se hai deciso di vendere la tua casa e sei disorientato perché non hai la minima idea di chi chiamare o non ti fidi degli agenti immobiliari dato che ne hai sentite di tutti i colori, ecco per te 5 segnali da riconoscere per salvarti dai ciarlatani.
Sappi che la colpa di tutto questo è della mia categoria: gli agenti immobiliari.
Noi siamo una delle categorie su cui c’è più diffidenza in assoluto, ed è assurdo che una persona come te, che deve vendere casa, si trova in difficolta e deve sentire 30 campane per farsi un idea di quale sia il prezzo di mercato.
Per non parlare del terrore che ti prende al pensiero di legarti svariati mesi con un incarico in esclusiva, che poi se il prezzo è sbagliato e l’agenzia non ci lavora perdi un sacco di tempo e ti ritrovi con la casa “sputtanata”.
Lo so, ti capisco, e molto spesso per mancanza di fiducia nei confronti dei consulenti immobiliari, qualcuno decide di rivolgersi ad un tecnico oppure di vendere privatamente.
Lascia che ti dica una cosa, vendere una casa è un vero lavoro e un geometra non può garantirti il servizio solo con quattro conoscenze e un annuncio sui portali gratuiti.
E da solo potresti finire preda degli acquirenti e delle dinamiche legali che possono rovinarti la vita, oltre a farti perdere un mucchio di tempo e soldi.
Dunque, a tuo malgrado, l’agente immobiliare resta l’unica figura professionale in grado di aiutarti davvero a raggiungere il tuo obiettivo, il punto è trovare quello giusto tra i tanti ciarlatani in circolazione.
Se pensi che la salvezza sia far lavorare tante agenzie senza incarico leggi subito questo articolo del blog.
Purtroppo la bolla immobiliare ha provocato una “saturazione” di professionisti della casa, tra improvvisati senza patentino e ragazzini fomentati dai franchising che vanno in giro a fare i danni non ci si capisce più nulla.
Tu hai un problema serio e ti ritrovi dentro casa un ragazzino sbarbato che fa questo lavoro da tre mesi e ti dice in modo arrogante cosa devi fare, con unico obiettivo molto chiaro: strapparti una firma per portare l’incarico in agenzia.
Alla fine giustamente, non conoscendo il settore e pensando che ci sia dietro una struttura che funziona, firmi l’incarico.
Ti ritrovi cosi con la casa in pubblicità per mesi senza nessuna proposta.
E il ragazzino?
Se lavora ancora ti chiama ogni 2 settimane per dirti di abbassare il prezzo ( proprio lui che per prendere l’incarico ti aveva detto che il prezzo era quello ), altrimenti se si è stancato di suonare ai campanelli e telefonare a caso dall’elenco è andato via dall’agenzia.
La tua pratica viene passata ad un altro che non ti conosce e tu devi rispiegare ogni volta le stesse cose già dette e ridette.
Giustamente vai in sfida e non accetti di abbassare il prezzo, anche perché potevano dirtelo prima della firma quale fosse la cifra giusta da chiedere.
Così aspetti la scadenza dell’incarico, una volta scaduto, purtroppo, ti ritrovi a dover ricominciare tutto da capo.
Per fortuna non tutte le situazioni con gli agenti immobiliari sono così, però in 8 casi su 10 la vendita di casa è veramente un calvario per il proprietario.
Tutto questo non è giusto, sono anni che mi schiero dalla parte del venditore e lotto ogni giorno per far si che l’esperienza di vendere casa abbia queste caratteristiche:
- deve essere veloce
- devi vendere al miglior prezzo possibile
- non devi avere nessun problema, vendi SENZA ansia e stress, in pratica firmi e basta.
Per questo motivo sto per darti 5 dritte con cui riconoscerai l’agente immobiliare poco esperto da cui devi stare lontano per vendere casa in un tempo contenuto e senza sofferenze.
Ecco dunque 5 comportamenti tipici che rappresentano un campanello dall’allarme:
#1 Parla solo del prodotto/servizio
Lo scappato di casa non si pone nessuna domanda sulla tua situazione o sul motivo che ti spinge a prendere alcune decisioni.
Lui si parla addosso e non fa altro che dirti quanto sia forte la sua azienda e quanto sia di “qualità” il suo servizio.
Che poi la parola “qualità” se ci pensi bene non ha nessun significato concreto.
Qualcuno gli ha messo in bocca delle parole e lui le ripete, ti ritroverai ad ascoltare una filastrocca sulla bontà del servizio e bla bla bla e di quanto è bravo ecc-ecc.
Sappi che l’unico obiettivo è portare in agenzia l’incarico per non prendere una cazziata dal titolare.
“Prendi l’incarico e poi vediamo! Prendilo anche più alto che poi lo abbassiamo!”
Questo è ciò che succede nella realtà. Poi magari tu hai una situazione specifica che va trattata in modo particolare ma lui è troppo preso a sbobinare le immense caratteristiche del suo servizio.
2# E’ eccessivamente euforico
Questo accade perché alle prime armi si prova a puntare tutto sull’entusiasmo. Giustamente, da una parte, un ragazzino di 20 anni non ha nessuna preparazione in merito ne esperienza tale da poter trattare alcuni argomenti complessi tipici dell’immobiliare.
Perciò il titolare dice a lui: “mostrati entusiasta e crea rapporto, cerca degli indizi dentro casa a cui collegarti per creare rapporto con il cliente e una volta trovato il punto in comune parla di quello. Se crei rapporto bene il cliente si fiderà e ti darà l’incarico. Dunque si gentile e diventa amico del cliente.”
In realtà le persone eccessivamente entusiaste perdono di autenticità, inoltre creare un legame in pochi minuti è impossibile. Sono tecniche di vendita antiche ed obsolete, perciò quando vedi un ragazzo eccessivamente entusiasta fai attenzione.
La persona di esperienza è autentica e lascia che il rapporto si costruisca in maniera naturale. Ci vuole tempo!
#3 E’ vago sulla valutazione
Io sono specializzato in una zona, se mi chiedi a quanto si vende una casa so dirtelo con esattezza. Esiste una forbice con un minimo e un massimo e sei sicuro che ciò che ti dico è realtà.
Dunque se il prezzo è quello, è quello e basta, punto.
Il poco esperto invece è molto vago, inizialmente dice un prezzo ma poi dopo la tua reazione cambia strategia ( perché ha paura di non portare a casa l’incarico ) ed alla fine finisce per accontentarti. L’importante è che firmi.
Qui devi stare molto attento perché questo è un classico degli agenti immobiliari. Accettano l’incarico ad un prezzo mentendo sulla valutazione con l’obiettivo di stressarti per abbassare nei mesi successivi, dato che sei ormai vincolato e devi vendere.
Con questo non voglio dire che non si possa prendere un incarico a prezzo (leggermente ) più alto, ma gli accordi devono essere chiari e tu devi essere consapevole di quale sia la forbice di vendita più probabile.
#4 Accetta di dimezzare la provvigione pur di prendere l’incarico
Prima non fa altro che dirti di quanto è eccezionale il suo prodotto o servizio, poi alla fine quando si tratta di soldi si tira giù le mutande sbracando la provvigione in due secondi pur di farti firmare.
Classico atteggiamento da poco esperto del settore.
Trovare un accordo e venirsi incontro ci può stare, togliere due o tremila euro in mezzo secondo è un pò strano non trovi?
Mi sembra chiaro che l’unico obiettivo è quello di vincolarti e basta. Inoltre, se ti ritrovi ad avere a che fare con ragazzini del franchising, sappi che per coprire le spese la provvigione non può essere poi tanto bassa, quando tolgono a te aggiungono all’acquirente ( se finisci in trattativa ovviamente ) e quando vai a stringere poi sono sempre soldi che ti ritrovi in meno sulla proposta.
Più che sconto la trovo una presa per i fondelli.
#5 Quando gli fai delle domande tecniche si incarta, inizia a balbettare oppure ti dice che bisognerà parlarne in ufficio in un altro momento
Questa è la prova del nove. Per fortuna, nel mio settore, ci sono delle cose da cui non si può sfuggire, esistono delle dinamiche tecniche e delle conoscenze legali che un professionista che fa mediazione non può assolutamente ignorare.
Chi è poco esperto non ha nessuna conoscenza tecnico-legale e se vuoi scoprire il grado di preparazione di chi ti sta davanti prova a fargli qualche domanda specifica inerente alla documentazione oppure alla prassi giuridica della compravendita.
Se il ragazzo è furbo ti dirà che sono cose che andranno viste in seguito magari in ufficio o con il titolare, quelli meno faccia da schiaffi invece iniziano a balbettare oppure dicono a caso pur di non stare zitti.
In un epoca come questa per assistere ad una compravendita immobiliare servono tre tipi di competenze:
- vendita (negoziali e marketing)
- tecniche
- legali
Considerato questo, è stupefacente pensare che c’è ancora chi sguinzaglia dei ragazzini ( che non hanno colpa alla fine perché magari cercano lavoro ) per occuparsi di una cosa così complessa come vendere una casa, alla quale poi sono legati i sogni e gli obiettivi delle persone, ed in alcuni casi anche i problemi.
Così come non riesco ancora a credere che sia ancora pieno di agenti immobiliari abusivi che pensano ancora di poter svolgere la professione come secondo lavoro ed a tempo perso tramite “le conoscenze”.
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Mi sembra… molto chiaro. Grazie
grazie a lei!